Moreno Tortora

Gli oggetti sonori della tradizione

Gli oggetti sonori della tradizione

La ricerca che Moreno Tortora ha svolto vuol portare a conoscenza gli oggetti sonori in uso nella tradizione popolare, in particolare quelli che scandivano i momenti del gioco, del divertimento, ma anche delle attività e del culto religioso. Ascoltare i suoni di una raganella o di un fischietto è come affacciarsi ad una finestra aperta sul passato. Osservare ora quegli oggetti che ad un primo sguardo ci appaiono inutili e rozzi, significa riscoprire la mano sapiente di colui che li ha costruiti, l’impronta della personalità di chi li ha fatti. Dalle testimonianze raccolte oggi si sa che i costruttori possedevano una grande conoscenza dei materiali e del suono.
Dice Claude Debussy: Sono esistiti ed esistono tuttora, malgrado i disordini che la civiltà reca, piccoli, deliziosi popoli che appresero la musica con la semplicità con cui si apprende a respirare. Il loro conservatorio è il ritmo eterno del mare, il vento tra le foglie e mille piccoli rumori percepiti con attenzione, senza mai ricorrere a trattati arbitrari. Le loro tradizioni vivono negli antichissimi canti associati alle danze, in cui ciascuno durante i secoli, ha riversato il suo prezioso contributo.

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Ingegno e semplicità
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